mercoledì 13 ottobre 2010

Spigole d'autunno in fiume


Quando si parla di spigola il pensiero corre veloce al mare o alla foce del fiume, pochi la associano invece all'interno del fiume, anche se la sua abitudine a risalirne il corso è quasi un luogo comune.
Mi sono dedicato a questo pesce fin dagli anni 80 quando ho avuto la prima cattura casuale insidiando cavedani. Inutile dire che la scoperta di questo splendido protagonista ha polarizzato subito la mia attenzione. Inizio ad andare sul fiume ai primi di giugno e termino alla fine ottobre/primi di novembre, ma quando dico andare sui fiumi tirrenici che frequento, mi riferisco a 12/14 e persino 25 chilometri dalla foce. Pare impossibile, eppure la spigola compie dette migrazioni all'interno del fiume al solo scopo di insidiare le sue prede , e non per motivi di riproduzione come la cheppia.
L'evoluzione che però vorrei evidenziare , è quella di pescarle in pieno giorno e con attrezzatura leggera, ovvero una sfida nella sfida!
Sappiamo bene che il branzino ama cacciare la notte o in condizioni di acqua cupa dopo una piena e preferibilmente nelle ore del culmine di marea.
In realtà, almeno in autunno (da settembre in poi) con l'accorciarsi delle giornate , è possibile trovare l'acme di marea nel tardo pomeriggio, ma comunque in piena luce, e scoprire che la spigola attacca in piena superficie anche con acqua chiara come quella in foto.
Il periodo ottimale , è quello che va da un'ora prima della marea, fino ad un'ora dopo, o comunque con l'approssimarsi del calasole, diciamo dalle 18,30 al tramonto.
Quando ho parlato di lancio leggero, intendo quello che si pratica con questa attrezzatura: canna Mitchell Elite Spin da 6' (m. 1,98) che lancia da 3 ad 8 grammi, in carbonio alto modulo T30 ed anelli in SIC, abbinata al mulinello Mitchell Mag Pro 2000 imbobinato con Berkley Crystal Competition 0.074, con carico di rottura superiore ai 5 kg.
Pescando eslusivamente in superficie utilizzo i Berkley Ripple Sad da 7 cm. o i Pulse Shad da 6 cm. in varie colorazioni, innescandoli con un amo dritto tipo Aberdeen ed aggiungendo un piombo a proiettile montato rovesciato, per ottenere un tiepido effetto popper, oppure spiombati se la distanza da coprire non è eccessiva, li connetto mediante un "senza nodo" senza fare un terminale in fluorocarbon, perchè pescando Top Water non esiste il pericolo di abrasione.
La tecnica è molto semplice: individuata la correntina di un raschio o successiva ad un cambio di livello del fiume, mi posiziono lateralmente lanciando la mia esca trasversalmente, in maniera che attraversi la corrente saltellando e pattinando in piena superficie, proprio come un pesciolino che salta impazzito fuori dall'acqua sotto la minaccia del predatore. Si ottengono abboccate spettacolari, anche quando le prede sono di modeste dimensioni come quelle fotografate, ma ancora una volta voglio ribadire che non è importante solo raggiungere il risultato ma come lo si raggiunge!
So bene che le spigole di taglia maggiore entrano in caccia in piena notte, ma in fiume la pesca è consentita un'ora prima dell'alba ed un'ora dopo il tramonto, inoltre indurre all'attacco la spigola, seppure di taglia minore, in pieno giorno vale tutto l'impegno profuso!
Aggiungo infine che la pratica del catch and release, è estesa logicamente da me anche a questo predatore, indipendemente dalla sua taglia. Una bella foto e via!

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